Definizione
Il taglio cesareo è una procedura chirurgica che, se attuata per valide motivazioni mediche e cliniche, può salvare la vita della madre e del feto. Al contrario, tagli cesarei eseguiti per ragioni potenzialmente non necessarie possono esporre la madre ed il feto a rischi (definizione della WHO – World Health Organization).
Non verrà precisato in questa sede il motivo per cui negli ultimi anni il tasso di tagli cesarei sia in costante aumento in tutto il mondo. Le motivazioni possono essere molteplici e coinvolgere contesti socio-culturali, medico-legali, preparazione degli operatori, adeguata organizzazione delle strutture sanitarie, corretta informazione delle pazienti, etc.
Verranno, invece, di seguito descritte le ragioni per le quali può o deve essere effettuato un taglio cesareo. Seguendo le Linee Guida Internazionali, parleremo delle modalità di esecuzione e di cosa aspettarsi nel periodo pre e post-intervento.
Le indicazioni della WHO sul taglio cesareo
La raccomandazione principale che WHO fa a noi operatori del settore è quella di cercare di mantenere un tasso di tagli cesarei intorno al 15%.
Ciò significa favorire durante la gravidanza un percorso fatto di informazioni corrette, preparazione fisica e supporto emotivo che possa concludersi in un parto per via vaginale.
Come si effettua un taglio cesareo?
Incisione della cute in regione sovrapubica con taglio trasversale (incisione che secondo Pfanne-stiel è la migliore in termini di risultati estetici e tempi di guarigione).
Incisione / apertura digitale (ovvero tramite l’uso delle dita) dello strato sottocutaneo.
Incisione della fascia che lega e ricopre i muscoli retti e trasversi dell’addome.
Incisione / apertura digitale dei muscoli retti dell’addome.
Incisione / apertura digitale del peritoneo.
Esposizione dell’utero ed incisione trasversale a livello del Segmento Uterino Inferiore.
Estrazione del feto, che viene consegnato ai neonatologi per l’assistenza necessaria.
Estrazione manuale della placenta o attesa di espulsione spontanea (secondamento).
Non raschiamento o pulizia della cavità uterina se la placenta e le membrane amniotiche sono integre.
Sutura della breccia uterina.
Chiusura del peritoneo.
Chiusura dei muscoli retti dell’addome.
Chiusura della fascia dei muscoli addominali.
Chiusura dello strato sottocutaneo.
Chiusura della cute.