Nell’articolo della scorsa settimana abbiamo analizzato la relazione tra gravidanza e vaccinazioni: oggi analizzeremo invece quali sono le raccomandazioni del Ministero della Salute per chi si appresta a vaccinarsi in gravidanza.
Durante una gravidanza, il Ministero della Salute raccomanda di eseguire di routine il vaccino contro l’influenza stagionale e il vaccino combinato tetano- difterite – pertosse (dTpa). Il primo va effettuato se la gestante sta sostenendo una gravidanza inoltrata durante la stagione endemica. La raccomandazione è di eseguirlo nel 2°-3° trimestre di gravidanza, pur essendo privo di effetti collaterali anche allo stadio iniziale della gravidanza.
Le tabelle AOGOI sui vaccini in gravidanza
L’immagine qui sopra rappresenta le tabelle AOGOI sui vaccini di routine, consigliati e non consigliati durante la gravidanza. Il fatto che un vaccino non sia consigliato non significa però che sia controindicato: la raccomandazione deriva solitamente dall’assenza di dati statistici, oppure dalla scarsa certezza sulla sua efficacia.
L’importanza di un corretto counselling: informare la paziente
Viviamo in un’epoca storica in cui sempre più di frequente assistiamo a gruppi di persone che, in maniera scientificamente errata, sostengono campagne anti-vaccinazioni. Queste campagne prendono piede soprattutto tramite l’utilizzo di strumenti molto democratici come i social media o il web più in genere. Diventa pertanto compito del medico analizzare i fattori che determinano il rifiuto o la mancanza di fiducia nelle preparazioni vaccinali da parte della paziente. Un’informativa corretta ed esauriente, supportata da basi scientifiche aggiornate e da un paziente rispettoso delle opinioni del proprio interlocutore, deve obbligatoriamente essere fornita dal personale medico.
La necessità di un’informazione completa sui vaccini in gravidanza
L’informazione trasmessa dal personale sanitario alla paziente deve essere completa: deve cioè fornire anche informazioni sui rischi del non vaccinarsi, sulle complicanze delle patologie e sulla probabilità che queste si verifichino. È molto utile confrontare poi i rischi dei vaccini con quelli delle patologie protette da vaccini. In genere le persone sono portate a credere che gli effetti indesiderati capiteranno sicuramente a loro, mentre le complicanze delle patologie protette dal vaccino capiteranno agli altri. Solo in questa maniera si può contrastare il mondo delle fake news in medicina diffuse da personale non medico e rassicurare i pazienti sulle migliori opzioni terapeutiche o di profilassi esistenti.