A seguito di diversi disturbi (pancia gonfia, scariche, cali di pressione) che si verificano spesso durante il ciclo e l’ovulazione, mi sono stati diagnosticati 3 fibromi intramurali di 4,6 cm, 3,4 cm e 1,8 cm e una cisti all’ovaio sinistro di circa 2 cm. Viste le condizioni, io e mio marito siamo incerti se iniziare una gravidanza o meno, il medico ci ha suggerito di iniziarla lo stesso perché in queste condizioni non ci sono enormi rischi. In un secondo momento ci ha detto che c’è rischio di aborto. Dove sta la verità? Non è meglio rimuovere prima i fibromi e poi pensare alla gravidanza?


Per intramurale si intende un fibroma che è inserito nella parete dell’utero, non escludendo il fatto che possa sporgere al di fuori della parete dell’utero o verso l’interno della cavità uterina.

In linea generale, se i fibromi non affiorano in cavità uterina, è minore il rischio che possano interferire con la gravidanza o l’impianto dell’embrione. Inoltre le dimensioni che mi ha indicato non sono poi così significative, magari salvo per quello di 4.6 cm.

Il rischio di aborto spontaneo esiste sempre, ed indipendentemente a volt dalla presenza o meno di patologie come miomi, polipi o cisti ovariche.

Ovviamente non avendo immagini ecografiche a disposizione non posso essere più preciso nel cercare di “ predire” il rischio di abortività o di buona riuscita della gravidanza, ove fosse quantificabile.

L’opzione di un trattamento chirurgico può essere valida, a seconda della posizione dei miomi nell’ambito dell’utero, e dipendentemente dalle dimensioni. Secondo linee guida, i fibromi vanno operati quando sono sintomatici (dolore, senso di pesantezza al basso ventre, emorragie uterine inaspettate) o quando causano infertilità. Se queste condizioni non

sussistono, di solito l’indicazione all’intervento è un po’ forzata.

Tenga presente inoltre che al giorno d’oggi esistono anche terapie mediche per promuovere la riduzione delle dimensioni o dei sintomi dei miomi uterini, ed alcune di queste terapie sono davvero molto efficaci ed a volte evitano totalmente la chirurgia.

Se l’ecografia ha posto un sospetto di un fibroma, magari il più grande di 4.6 cm che apparentemente sporge nella cavità dell’utero, una isteroscopia diagnostica, cioè un esame diretto della cavità uterina con una piccola telecamera, potrebbe dare tutte le informazioni necessarie e valutare se la cavità dell’utero è del tutto libera e pronta ad accogliere una gravidanza.

Ultima analisi, la cisti ovarica di 2 cm va semplicemente ricontrollata una volta trascorsi un paio di cicli mestruali, in quanto un singolo riscontro di cisti ovarica, soprattutto se a contenuto liquido, e delle dimensioni di 2 cm soltanto, non costituisce secondo linee guida un’indicazione ad una terapia chirurgica. 

Ovviamente Le ricordo che la risposta ad un quesito online, seppur effettuata da uno specialista, non sostituisce una visita specialistica e, pertanto, la invito a consultare un collega ginecologo per maggiori informazioni al riguardo e per un corretto inquadramento effettuato di persona.