Per rottura delle membrane amniotiche si intende la cosiddetta rottura delle acque, a qualunque epoca di gravidanza. Si manifesta con inaspettata e intempestiva (cioè non correlata all’insorgenza del travaglio) fuoriuscita di liquido amniotico dai genitali esterni e quindi con la rottura spontanea della borsa amniotica che contiene il feto.
Quando avviene la rottura delle membrane amniotiche?
È un’eventualità che normalmente avviene a termine di gravidanza o in corso di travaglio di parto, ma può verificarsi a qualunque epoca della gravidanza. Se non identificata, monitorata o trattata, questa condizione può esporre il feto e la madre a rischi molto elevati, soprattutto infettivi o di sepsi.
Classificazione medica
La classificazione medica distingue tra:
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pPROM – Rottura prematura delle membrane pretermine.
Si intende la rottura delsacco amniotico prima della 33a settimana + 6 giorni.
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PROM – Rottura prematura delle membrane.
Si intende la rottura del sacco amnio-tico dopo la 33a settimana + 6 giorni.
Il termine prematura non va riferito all’eventuale prematurità del feto, ma al verificarsi della rottura del sacco amniotico prima dell’insorgenza del travaglio.
pPROM – Rottura prematura delle membrane pretermine
La rottura prematura pretermine delle membrane pPROM può complicare circa il 2% di tutte le gravidanze. Risulta associata al 40% di possibilità di parto pretermine e può essere causa di un aumento significativo di morbilità e mortalità neonatale. Le principali cause di morte neonatale associata a pPROM sono:
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prematurità;
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sepsi;
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ipoplasia polmonare.
Le donne affette da infezione intra-uterina partoriscono prima delle donne che ne sono prive; i neonati con stato settico hanno una mortalità quattro volte maggiore rispetto ai neonati che nascono senza sepsi. Inoltre ci sono rischi materni associati alla corionamniotite, cioè l’infezione intra-uterina, che possono complicare in maniera preoccupante le condizioni di salute della partoriente. In letteratura è ampiamente riportata una correlazione tra infezione ascendente dal tratto genitale e la condizione di pPROM. Infatti nelle donne con pPROM, circa un terzo delle gravidanze ha colture di liquido amniotico positivo per infezione. Infine, diversi studi hanno dimostrato che i batteri hanno la capacità di attraversare anche le membrane intatte.
pPROM che si verifica prima della 23ma settimana di gestazione
Si tratta di una rottura spontanea del sacco amniotico che si verifica prima della 23a settimana di gestazione. La definizione di rottura prematura delle membrane prima della 23a settimana di gravidanza prevede un inquadramento preciso, fatto di ampie discussioni con la coppia. La stessa classificazione di pPROM non è completamente esatta. Prima della 23a settimana di gestazione si parla infatti di feto previtale, un feto che in caso di nascita potrebbe andare incontro a problematiche di adattamento alla vitaextrauterina o intrapartum, potenzialmente incompatibili con la vita.
Ogni considerazione etica o morale sulla eventuale condotta medica da tenere in questa situazione non verrà discussa in questa sede, ma lasciata alle singole situazioni. Fondamentale risulta essere in questa eventualità una profonda discussione e counseling adeguato con la coppia ed in presenza di ginecologo, neonatologo e psicologo.
pPROM che si verifica tra 24 – 34 settimane di gestazione
È una rottura spontanea delle membrane amniotiche che si verifica tra la 24ma settimana e la 33ma settimana + 6 giorni di gravidanza. Il problema principale è rappresentato dalla forte prematurità del feto, il quale però si trova in un periodo in cui non sono da escludere la compatibilità con la vita e il pieno benessere. La condotta da assumere in questi casi è sicuramente l’ospedalizzazione, un trattamento farmacologico che riduca la possibilità di infezioni, il monitoraggio continuo del benessere fetale e se possibile, posticipare l’insorgenza del travaglio.
PROM che si verifica oltre la 34ma settimana di gestazione
E’ una rottura spontanea del sacco amniotico che si verifica oltre la 34a settimana di gravidanza. Per definizione la PROM oltre la 34a settimana viene assimilata, in termini di rischie di gestione medica, alla rottura del sacco amniotico a termine di gravidanza: quindi, non sempre equivale o evolve in una situazione patologica.
Solitamente, il 70% delle PROM oltre la 34a settimana di gestazione evolve spontaneamente in travaglio entro ventiquattr’ore dalla rottura delle membrane amniotiche.